Il 2 Gennaio 2004, su invito del presidente dell'”International Dark Sky Association” Avv. Mario Di Sora, alcuni soci della Pegasus sono stati ospiti dell’Osservatorio Astronomico di Campocatino (FR) di cui l’avvocato ne è stato promotore e attualmente direttore. La specola si trova a 1500 metri di altitudine in un vecchio edificio provinciale completamente ristrutturato e riadattato all’uso di osservatorio. Al suo interno sono presenti tra l’altro una cucina e due stanze da letto che possono ospitare fino a sette persone. La strumentazione, numerosa e di qualità, raggiunge il suo apice nel riflettore Ritchey-Chretien da 81 cm di fattura Marcon e nel rifrattore apocromatico da 25 cm montato in parallelo entrambi posizionati all’interno di una cupola completamente automatizzata. I quattro soci sono stati accolti con cordialità e amicizia e dopo una visita per le diverse stanze dell’osservatorio hanno gradito un ottimo pasto caldo a base di pasta e fagioli cucinata dallo stesso direttore. Verso mezzanotte il cielo, che non prometteva nulla di buono, si è schiarito quel tanto che è bastato per dare un’occhiata a Saturno e alla Luna attraverso il rifrattore apocromatico.
Che cos’è e quando si verifica un’eclisse di Luna? L’eclisse è il parziale o totale occultamento di un corpo celeste parte di un altro. L’eclisse di Luna si verifica quando il nostro satellite si trova ad attraversare il cono d’ombra causato dalla Terra, che si interpone tra il Sole e la Luna stessa. Un’eclisse di Luna può presentarsi soltanto all’epoca del Plenilunio, cioè quando la Luna si trova in opposizione rispetto al Sole. La Terra, intercettando i raggi solari, crea un cono d’ombra. Se Luna attraversa completamente questo cono si ha un’eclisse totale; se lo intercetta solo parzialmente si ottiene un’eclisse parziale. Poiché l’orbita lunare è inclinata di circa 5° rispetto all’orbita terrestre, non ci sarà un’eclisse a ogni Plenilunio: la fase di Luna Piena deve verificarsi con il nostro satellite in prossimità di uno dei due nodi i punti di intersezione fra l’orbita lunare e il piano orbitale della Terra. Il prossimo 8-9 novembre l’ombra della Terra (circa 3 volte più grande del diametro apparente della Luna) nasconderà il nostro satellite naturale: il fenomeno è conosciuto come eclisse di Luna. Se la coincidenza tra Luna Piena e punto nodale è molto buona, come avverrà il prossimo 8/9 novembre, si ha un’eclisse totale, in cui l’intero disco lunare viene oscurato dall’ombra terrestre, altrimenti si verifica un’eclisse parziale, quando solamente una parte del disco lunare è interessata dall’ombra; nei casi peggiori si ha un’eclisse di penombra, e l’oscuramento della Luna è lieve o addirittura difficilmente percepibile. Il cono d’ombra è infatti contornato da una regione, detta di penombra, dove solo una parte dei raggi solari viene bloccata dalla Terra. Quali sono le circostanze della prossima eclisse?La notte fra l’8 e il 9 novembre 2003 si avrà un’eclisse totale di Luna, con inizio alle ore 23:17, molto favorevole quindi per gli osservatori italiani. La totalità durerà 22 minuti, con il nostro satellite alto circa 50°.
TEMPI DEI CONTATTI FASI TEMPI* Ingresso nella penombra 23:17 Ingresso nell’ombra 00:33 Inizio della totalità 2:07 Massimo dell’eclisse 2:18 Fine della totalità 2:29 Uscita dall’ombra 4:04 Uscita dalla penombra 5:20 *
I tempi sono in TMEC (TU+1h), corrispondente all’ora solare invernale Perché si parla di “Luna rossa”? L’atmosfera terrestre devìa i raggi solari per effetto della rifrazione, cosicché la Luna si troverà immersa in un’ombra che sarebbe molto scura se non fosse pervasa dalla luce solare diffusa. Poiché la radiazione rossa viene diffusa meno efficacemente di quella blu, la superficie lunare eclissata assumerà una colorazione rossastra. La componente rossa del flusso luminoso proveniente dal Sole in direzione dell’atmosfera terrestre viene rifratta da quest’ultima fino ad arrivare sulla Luna. La componente blu, al contrario, viene dispersa nell’atmosfera terrestre, cosicché la Luna eclissata assume una disuniforme colorazione rossiccia. Sotto, in basso a destra: ecco come apparirebbe la prossima eclisse se osservata dalla Luna – in pratica, per un ipotetico osservatore posto sul nostro satellite, si verifica un’eclisse di Sole, non meno spettacolare delle nostre; si noti infatti il forte arrossamento nell’atmosfera della Terra quando questa nasconde la nostra stella: è proprio quella luce rossa che, riflessa dalla superficie lunare, rende visibile la Luna eclissata nonostante l’oscuramento dell’imponente ombra terrestre. Le eclissi sono tutte uguali?No, nelle eclissi lunari la luminosità e il colore del nostro satellite variano in relazione a molti fattori. Innanzitutto dipendono dall’inquinamento corpuscolare dell’alta atmosfera terrestre, al quale contribuiscono nella fascia più alta le polveri delle micrometeoriti vaporizzate e, nella fascia inferiore, le polveri vulcaniche e lo smog delle attività umane. Molte eclissi particolarmente scure hanno la loro causa in potenti eruzioni vulcaniche avvenute mesi o anni prima. Un altro fattore é l’attività solare che, come noto, ha un periodo medio di 11,1 anni. Le eclissi che avvengono poco dopo il minimo solare sono molto scure; le successive diventano progressivamente più chiare, anche se con fluttuazioni casuali. È un fenomeno frequente? Sì, è relativamente frequente: in media ogni due anni si hanno tre eclissi di Luna. Ma possono verificarsi fino a tre eclissi in un anno, considerando sia le totali che le parziali. Le eclissi di Sole, al contrario di quanto si può pensare, sono il 50% circa più frequenti, ma non hanno il grande vantaggio di quelle lunari, ovvero di esser visibili in ogni angolo del globo che abbia la Luna sopra l’orizzonte. Qual’è il modo migliore per osservare un’eclisse? Ad occhio nudo si può tranquillamente seguire il fenomeno. I migliori strumenti da utilizzare sono il binocolo, oppure un telescopio usato a ingrandimenti tali da offrire un’immagine completa della Luna (generalmente 50X). Ad occhio nudo o con un binocolo l’ombra terrestre é molto evidente, con contorni netti; al telescopio un po’ meno, ma si potrà osservarne in tempo reale il lento procedere sulla superficie. Quando si verificheranno le successive eclissi lunari? Nel 2004 saranno visibili ben 2 eclissi lunari: la prima il 4 maggio, in ore serali, mentre la seconda il 28 ottobre, nelle prime ore del mattino. Bisognerà invece attendere il marzo 2007 per osservarne una in condizioni simili a quella del prossimo 8/9 novembre.
“…e quindi (ri)uscimmo a riveder le stelle” e’ il titolo di una conferenza pubblica sul problema dell’inquinamento luminoso che l’Ass.ne Scientifica Astronomica Pegasus terra’ a Bagnoregio sabato 5 Luglio 2003, alle ore 17:30, presso la Sala del Vescovado in p.zza Cavour. Relatori saranno l’Avv. Mario Di Sora, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino (FR) e presidente della sezione Italiana dell’International Dark-Sky Association (l’ass.ne mondiale piu’ famosa per la lotta all’inquinamento luminoso) e l’Arch. Andrea Vagni, Presidente dell’Ass.ne Pegasus ed esperto di inquinamento luminoso.
Il famoso verso con cui si concludono le tre le cantiche di Dante, rende bene l’idea riguardo i danni provocati da questo ultimo e ulteriore fenomeno inquinante presente ormai in tutti i centri urbani (dopo quello atmosferico, acustico ed elettromagnetico). Da sempre sensibile ai temi cari alle “cose” del cielo e quindi anche alla loro salvaguardia e protezione, l’Ass.ne Pegasus è stata tra le promotrici della legge regionale del Lazio n.23 del 13/04/2000, riguardo le norme per la riduzione e la prevenzione dell’inquinamento luminoso.
Ma cos’è l’inquinamento luminoso?
È la diffusione verso l’alto di tutta quella luce artificiale notturna che va a rischiarare la volta celeste, invece che ad illuminare verso il basso il manto stradale o l’edificio di particolare rilevanza storico-artistica.
Cosa provoca tutto ciò?
La scomparsa della visione notturna delle stelle, così come si possono ammirare nei cieli di montagna o in aperta campagna lontano dai centri abitati, e un notevole enorme dispendio energetico. È quindi un problema con una duplice ricaduta: a) una ambientale e culturale, visto che il cielo notturno e’ la seconda meta’ dell’ambiente in cui viviamo quotidianamente, dopo la terra; b) una prettamente energetica. E quest’ultima ci riguarda particolarmente da vicino, in questi giorni estivi di black out elettrici, a macchia di leopardo, che hanno interessato l’intera penisola italiana. Il problema energetico e’ uno di quei tabu’ che la politica italiana non ha mai voluto affrontare seriamente e con progetti, anche di ricerca, a lungo termine.
Un modo per iniziare a risolverlo e’ anche quello di illuminare meglio le nostre citta’, adottando dei semplici e moderni accorgimenti come l’installazione di sistemi di illuminazione cosiddetti cut-off. Le lampade gestite dalle Amministrazioni Pubbliche in Italia sono circa 8 milioni. Occorre ricordare che sono potenzialmente 8 milioni di stufe elettriche: le nostre città in estate sono sempre più calde anche a causa di questi impianti. Gli studi fatti sull’argomento in ambito nazionale e internazionale, hanno messo in evidenza che modificando le regole di comportamento fino ad ora adottate, si può ottenere una migliore illuminazione a terra, una riduzione considerevole delle spese energetiche (stimato nell’ordine del 30/40%) e come risultato un adeguato rispetto per l’ambiente. Nel nostro Paese è stato pertanto presentata al Senato una Proposta di Legge (n. 751) “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” la quale, quando verrà adottata, farà risparmiare una cifra dell’ordine di 300/500 miliardi delle vecchie lire all’anno, di costi energetici.
E nel Lazio?
Nella nostra regione sarebbe sufficiente che le Amm.ni Pubbliche rispettassero e facessero rispettare la legge regionale n.23 del 13/04/2000, di cui tra breve sarà disponibile anche il piano attuativo.
Il Comune di Orvieto in collaborazione con l’associazione Pegasus organizza un’osservazione pubblica in occasione del passaggio della COMETA C/2001 Q4. L’osservazione si terrà presso il parcheggio del foro boario il giorno 24 Maggio lunedì dalle 21.00 alle 24.00. Se possedete un binocolo, portatelo: i nostri esperti vi guideranno nella ricerca della cometa che risulterà particolarmente godibile anche in un piccolo binocolo. Sul posto saranno piazzati comunque due telescopi per una visione piu’approfondita. In caso di cielo coperto la manifestazione sarà rimandata al giorno successivo.
Maggio 1992:“ORIGINE ED EVOLUZIONE DELL’UNIVERSO” – conferenza con la speciale partecipazione del Prof. Padre George V. Coyne S.J. (ex-direttore della Specola Vaticana), seguita dal “RUOLO DEGLI ASTROFILI NEL 2000” con la partecipazione dell’Avv. Mario Di Sora (direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino (FR)) tenutasi a Viterbo presso la Sala delle Conferenze della Provincia.
Aprile 1993: “LE MERAVIGLIE DEL CIELO” – mostra astrofotografica del prof. Paolo Candy, allestita presso il Chiostro di S. Giovanni di Orvieto (TR) e conferenza di astrofotografia tenuta dal Prof. Walter Ferreri (direttore dell’Osservatorio Astronomico di Torino).
Dicembre 1994: “L’ASTRONAUTICA ITALIANA ALLE SOGLIE DEL 2000” – conferenza con la speciale partecipazione dell’astronauta italiano Dott. Umberto Guidoni.
Novembre 1997: “HALE-BOPP AGAIN” – convegno nazionale tenutosi a Perugia con la speciale partecipazione del Prof. Paolo Maffei (direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Perugia) e altri ricercatori impegnati nello studio e nella ricerca di comete (vedi missione ROSETTA).
Febbraio 1998: inizio di un corso pubblico dal titolo “CORSO MULTIMEDIALE di ASTRONOMIA”, finanziato dall’Amm.ne Provinciale di Viterbo; 18 lezioni (2 volte al mese) su argomenti specifici di astronomia, astrofisica, planetologia ed osservazione e fotografia del cielo con telescopi, che si sono concluse nel Novembre dello stesso anno.
Ottobre 1998: Mostra fotografica sui pianeti del Sistema Solare, realizzata a Bagnoregio(VT) presso il Centro Culturale “B.Tecchi”, rimasta esposta per 15 giorni, e realizzata in collaborazione col Dip. di Scienze Geologiche dell’Università di Roma.
Novembre 1998: “PROTEZIONE DEL CIELO NOTTURNO DALLE FONTI DI LUCE ARTIFICIALE” – convegno regionale tenutosi a Bagnoregio(VT) che ha visto la partecipazione di tutti i gruppi di astrofili del Lazio, e che e’ stato utile per riuscire a coordinare tutte le associazioni su tale problema: due anni dopo si e’ giunti all’approvazione di una legge regionale contro l’inquinamento luminoso.
Dicembre 1999: “LE MISSIONI SPAZIALI ITALIANE” – conferenza tenutasi a Bagnoregio(Vt) con la partecipazione dell’astronauta italiano Dott. Umberto Guidoni.
Gennaio 2001: “LA LUNA ROSSA” — osservazione pubblica dell’eclisse totale di Luna di inizio millennio a Orvieto (TR) presso la terrazza del Palazzo Comunale, coadiuvata da proiezione di diapositive e spiegazione in diretta dell’evento astronomico.
Marzo 2001: “L’ASTRONOMIA DALLO SPAZIO NEL III MILLENNIO” — conferenza di astronomia tenuta presso la Rocca dei Papi di Montefiascone con la speciale partecipazione delProf. Bignami(allora Direttore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana) e delProf. Buongiorno(ordinario di Propulsione Aerospaziale presso l’Università La Sapienza di Roma).
Giugno 2002: “L’UNIVERSO E LA VITA” — conferenza di astronomia su “caso e necessità” tenutasi presso la Sala del Vescovado di Bagnoregio(VT) con la speciale partecipazione del Prof. Padre George V.Coyne S.J (direttore della Specola Vaticana) e di S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli (Vescovo di Viterbo).
Gennaio 2003: “L’ASTROFISICA DALL’OSSERVATORIO Luigi Rosa DI BAGNOREGIO” — conferenza di astrofisica e fisica solare.
Si ricordano inoltre visite guidate e lezioni presso planetari portatili e fissi a Perugia, Allerona (TR) e Amelia (TR).
24 maggio 2001: Il passaggio della cometa C/2001 Q4
Il Comune di Orvieto in collaborazione con l’associazione Pegasus organizza un’osservazione pubblica in occasione del passaggio della COMETA C/2001 Q4. L’osservazione si terrà presso il parcheggio del foro boario il giorno 24 Maggio lunedì dalle 21.00 alle 24.00. Se possedete un binocolo, portatelo: i nostri esperti vi guideranno nella ricerca della cometa che risulterà particolarmente godibile anche in un piccolo binocolo. Sul posto saranno piazzati comunque due telescopi per una visione piu’approfondita. In caso di cielo coperto la manifestazione sarà rimandata al giorno successivo.
Il prossimo evento all’Osservatorio Astronomico Monte Rufeno di Acquapendente (VT) è in calendario per domenica 3 settembre 2023 in occasione di un’attività di astrotrekking nella Riserva Naturale Monte Rufeno: “Dal bosco alle stelle”, insieme alla guida escursionistica Camillo Catellani! L’appuntamento sarà nel primo pomeriggio direttamente al punto d’incontro che verrà comunicato al momento della prenotazione: da qui si percorreranno circa 4 km in auto per poi incamminarsi all’interno di un bosco meraviglioso dove, all’ombra di magnifiche querce, castagni secolari e suggestive conifere, si avrà modo di conoscere interessanti aspetti di carattere naturale e culturale dell’area, parlando dei carbonai che fino alla metà del secolo scorso vivevano e lavoravano al suo interno, e man mano, si raggiungerà la sommità di Monte Rufeno, mt. 734 s.l.m.; le attività all’Osservatorio prevedono osservazioni del Sole al telescopio, viaggio nel Sistema Solare in scala, proiezioni in sala multimediale, osservazioni al telescopio e microscopio, riconoscimento delle costellazioni; dureranno all’incirca tre ore, compresa la pausa per la cena, dopo di che, zaini in spalla, si chiuderà ad anello il percorso, in notturna, su comoda strada forestale. Cieli bui e sereni a tutti!